lunedì 8 giugno 2009

Destra radicale vittoriosa in Europa, non in Italia.

Inutile dirlo: le elezioni europee contano molto poco nell'ambito amministrativo. Servono però a dare un'indice sulle preferenze degli europei, sui cambiamenti ideologici di questa Europa. La vera vincitrice di queste elezioni è la destra radicale, che aumenta a dismisura un po' in tutti i paesi dell'UE (ad eccezione dell'Italia e della Spagna). Front National (FN) di Le Pen in Francia, gli anti-islamici di Wilders in Olanda, il British National Party (BNP) nel Regno Unito, il Nationaldemokratische Partei Deutschlands (NPD) in Germania e tantissimi altri incrementi di voto nell'Austria dell'FPO del defunto Haider, in Ungheria e nelle zone orientali dell'UE.

Bene nel resto d'Europa, tranne che in Italia, appunto.
Forza Nuova con uno 0,47% , aumenta di pochissimo rispetto alle elezioni politiche del 2008 (0,29%) e la Fiamma Tricolore riconferma la percentuale delle precedenti elezioni europee (0,7%). Assieme superano di poco l'1%.

Se Forza Nuova e Fiamma Tricolore appartengono alla destra radicale, è altrettanto vero, però, che la Lega Nord, con tematiche simili a quelle di quest'area politica, raggiunge il 10,5% confermando di essere la nuova tendenza italiana. Ma la Lega Nord, è identificabile come partito di destra radicale? La Lega Nord, rispetterà le promesse fatte in questa campagna elettorale? Si opporrà all'entrata della Turchia in UE e all'immigrazione forzata di massa? Agli elettori, l'ardua sentenza.

Nessun commento:

Posta un commento